È con grande affetto che saluto le italiane e gli italiani residenti in Germania, una delle nostre comunità all’estero più numerose e meglio integrate, che costituisce una dinamica fonte di arricchimento in tutti gli ambiti delle relazioni bilaterali e un’espressione vivente della nostra comune appartenenza all’Unione Europea. È con questa consapevolezza che mi accingo ad assumere le mie funzioni di Ambasciatore d’Italia in Germania, certo di potere contare sull’impegno di tutta la rete diplomatico-consolare e degli attori del Sistema Paese in Germania, come pure sulla partecipazione attiva della collettività italiana in Germania con i suoi organismi rappresentativi.
Con altrettanto piacere saluto i tanti tedeschi che amano l’Italia e che studiano la nostra lingua e la nostra cultura: è su questi legami di amicizia e di condivisione di valori e di cultura che poggiano le fondamenta più forti della collaborazione fra i nostri due Paesi, una collaborazione che mi impegnerò ad approfondire e ampliare in ogni settore.
Si tratterà anzitutto di soddisfare il comune interesse ad avvicinare l’Europa e le sue Istituzioni alle aspettative delle cittadine e dei cittadini. Italia e Germania hanno contribuito a fondare l’Europa unita e hanno quindi una particolare responsabilità nel collaborare a metterla in grado di far fronte alle nuove sfide e agli scenari del mondo globale.
Italia e Germania condividono una collaborazione economica antica, fatta non soltanto di interscambi, ma anche e soprattutto di partenariati produttivi attraverso i quali Germania e Italia confermano il loro profilo di principali economie manifatturiere d’Europa. Una posizione resa oggi ancora più impegnativa dal crescente ruolo che rivestono la digitalizzazione dei settori produttivi e lo sviluppo dell’industria creativa, autentiche sfide ma anche straordinarie opportunità di collaborazione per le nostre relazioni economiche bilaterali.
L’industria creativa è un altro simbolo dell’importanza dei rapporti italo-tedeschi in ogni settore della cultura e della ricerca scientifica. La cultura italiana e quella tedesca, pur nelle loro diversità, sono sempre state complementari e reciprocamente feconde. Dalla musica alla cultura umanistica, fino alla ricerca scientifica e tecnologica, sono infatti sempre più numerosi i docenti e gli scienziati italiani che trovano spazio negli atenei e nei centri di ricerca tedeschi.
Questo fenomeno è di stimolo ai tanti giovani italiani che trovano in Germania le opportunità per realizzare i propri sogni, mettendo a frutto qui i loro talenti, nel mondo delle start up, così come nel campo della ricerca e delle arti e dando vita a un intenso scambio fra le migliori energie delle società civili dei nostri Paesi.
È a loro in particolare che rivolgo un saluto affettuoso: sappiano che troveranno sempre aperte le porte dell’Ambasciata d’Italia a Berlino e tutte le sedi del Sistema Italia in Germania.
Luigi Mattiolo