UFFICIO AFFARI SOCIALI ED EMIGRAZIONE
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1) Corrispondenti consolari
I corrispondenti consolari svolgono compiti sussidiari di assistenza a cittadini italiani e quegli altri compiti che di volta in volta siano loro affidati. Il capo di un ufficio consolare puo’ conferire l’incarico di corrispondente consolare a persona fornita degli idonei requisiti. Il conferimento dell’incarico deve essere comunicato al Ministero nonche’ alla Missione diplomatica e, se conferito da Vice consoli o da Agenti consolari, anche agli uffici consolari da cui essi dipendono. I corrispondenti consolari non percepiscono emolumenti ne’ compensi. Le spese postali e telegrafiche che i corrispondenti debbano sostenere per il servizio nonche’ quelle di trasporto previamente autorizzate sono a carico dell’ufficio da cui essi dipendono.
2) Patronati
Le attività del patronato consistono nell’informazione, assistenza, consulenza e tutela, anche con poteri di rappresentanza, di lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti sul territorio italiano. L’attività di tale istituto è finalizzata al conseguimento delle prestazioni in materia di sicurezza sociale, previdenziale, anche complementare, e di immigrazione ed emigrazione, nei confronti dei cittadini italiani o già in possesso della cittadinanza italiana, anche se residenti all’estero.
Le attività di consulenza e assistenza riguardano, in particolare, il conseguimento di:
- Prestazioni previdenziali obbligatorie e forme integrative ovvero sostitutive delle stesse
- Prestazioni di competenza del servizio sanitario nazionale
- Prestazioni di natura sociale e assistenziale, incluse anche quelle in materia di immigrazione ed emigrazione
- Prestazioni di previdenza complementare erogate da enti italiani o esteri
Le attività di consulenza, informazione e assistenza vengono prestate indipendentemente dall’affiliazione del soggetto richiedente all’organizzazione promotrice e, salvo espresse eccezioni, sono erogate gratuitamente.
Le attività di assistenza riguardano, inoltre, l’ambito processuale, in quanto i patronati si occupano anche dell’assistenza in sede giudiziaria.
Il patrocinio legale è regolato dalle norme del codice di procedura civile, ma le spese relative alla rappresentanza in giudizio sono calcolate in misura ridotta rispetto alle vigenti tariffe professionali, in considerazione delle finalità etico-sociali perseguite dagli istituti stessi.
I patronati si occupano altresì dell’attività di sostegno e di assistenza tecnica finalizzate alla diffusione della conoscenza della legislazione, alla promozione dell’interesse dei cittadini in materia di sicurezza sociale, previdenza, lavoro, mercato del lavoro, risparmio previdenziale, diritto di famiglia e delle successioni e anche all’informazione sulla legislazione fiscale, nei limiti stabiliti dalla legge.